Il KIT

Essendo un grande appassionato e pilota di elicotteri, non potevo lasciare da parte la scatola della Astrokit che mi è capitata tra le mani in negozio.
Ritengo l’NH 500E un elicottero affascinante, avendone pilotato uno solo una volta, non mi è più capitato di provare le emozioni di velocità e maneggevolezza di questa macchina. Quindi, il kit sullo scaffale del negozio è finito immediatamente sul mio tavolo da lavoro.
La scatola della Astrokit con una bella foto dell’originale sul coperchio è la N.48102-48106, comprende due kit in uno, nel senso che fornisce in resina tutte le parti, opportunamente divise in bustine di plastica, per riprodurre un NH 500E della Aeronautica Militare Italiana, oppure un NH 500MD della Guardia di Finanza Italiana con i relativi galleggianti. Anche le vetrature sono differenti, quella della versione MD è stampata con la classica plastica trasparente, mentre quella per la versione E è termoformata da acetato estremamente sottile. Nella mia scatola questo pezzo era sfortunatamente mancante, ho scritto alla Astrokit chiedendo se potevo averne un altro. Sono stato immediatamente accontentato, il pezzo è arrivato per posta e gratuitamente, i miei sentiti ringraziamenti alla Astrokit.
Per quanto concerne il resto, il kit è una classica iniezione forse derivante dallo stampo fuijmi, la plastica grigia ha fini incisioni e i pezzi in generale combaciano abbastanza bene.
Ottime le decals per rirpodurre entrambe le versioni e molto utili e fedeli tutti i pezzi aggiuntivi in resina che la Astriokit fornisce.
Le linee generali sono esatte, l’unico appunto riguarda la vetratura termoformata per la versione E,che una volta rifinita con estrema attenzione, risulta più stretta della fuoliera e le gambe del pattino di atterraggio (tipo corto) che sono relative soltanto alla versione D.

LA COSTRUZIONE

Come sempre, ho iniziato la ricerca della documentazione per riprodurre la versione A.M.I NH 500E.
Eccetto una monografia di Maurizio Di Terlizzi della IBN editore (Huges 500 Family), in cui non si parla granchè della versione che cerco, non ho trovato nulla.
La mia fortuna ha voluto che arrivassi ad un gentile amico responsabile della manutenzione dei NH500 E della scuola di volo A.M.I che mi ha permesso di fotografarne uno dalla testa (del Rotore) ai piedi….(del carrello) e quindi ho fatto un bel walk around, di cui è possibile vedere le foto sul sito www.warbirdsinscale.com
Avendo tutti i dettagli documentati, la necessità di effettuare modifiche al kit è stata inevitabile,
Per l’abitacolo è stato necessario allargare la paratia principale e dotarla di tutti i montanti di rinforzo, nonché della sacca per il pronto soccorso e le luci di cabina orientabili. Il cruscotto e le consolle sono state migliorate con piccolissimi pezzetti di filo di rame e sprue per riprodurre i vari bottoni.

   

Anche per le cloches ho provveduto a migliorare quelle del kit con filo di rame e pezzetti di fotoincisione (vedi sopra).
I sedili anteriori sono stati sagomati con lime e carta abrasiva per dare la forma confrontata con l’originale, mentre i posteriori sono stati totalmente autocostruiti e rivestiti con carta gommata per assomigliare più possibile agli originali.

   

Le cinture di sicurezza, completamente assenti nel kit, sono state riprodotte con lamierino di alluminio sottilissimo (proveniente dal rivestimento del tappo di una bottiglia di champagne) e filo di rame.
Sono stati applicati i montanti interni alla vetratura frontale, realizzati con striscioline di plasticard incollate dall’interno.
L’interno dell’abitacolo è stato migliorato con tutti gli accessori come gli estintori, levette, maniglie e luci di cabina, ovviamente autocostruiti.

Tutto l’abitacolo è verniciato in nero opaco e rifinito con vernici vallejo.

   

Completate tutte le modifiche interne, ho unito le due fusoliere che combaciano abbastanza bene, ho provveduto ad incollare temporaneamente le porte del lato sinistro in posizione chiusa per verniciarle insieme a tutta la fusoliera. Particolare attenzione è servita per incollare la vetratura anteriore, con pazienza ho dovuto limare attentamente e ripetutamente i bordi della vetratura, in modo di farla combaciare il più esattamente possibile alla fusoliera ed infine incollarla con Cristal Cleer.
Dopo aver preparato la fusoliera alla verniciatura, ho autocostruito una parte delle antenne esterne e particolari vari, ho aggiunto i dettagli in resina forniti nel kit e sono passato al rotore e i pattini di atterraggio.

Il rotore è stato migliorato con piccoli pezzetti di rame per simulare i bulloni delle pinze e altri dettagli sul piatto ciclico.

   

Il carrello è stato allungato di 4 mm per gamba, per corrispondere al tipo montato sulla versione E (vedi sopra).

VERNICIATURA

Terminata la preparazione di tutti i pezzi da verniciare ho dato una mano di fondo acrilico Gunze bianco.

Successivamente ho dato la mano di colore grigio mimetico, utilizzando una miscela di grigi Vallejo ad acqua. Appena asciutto ho passato con lo stesso colore schiarito del 20% nel mezzo delle pannellature per dare una leggerissima desaturazione al colore base.

La mascheratura della livrea mimetica ha i contorni netti come ho potuto verificare sull’elicottero vero, quindi ho preferito usare il Maskol della Humbrol per mascherare la mimetica.

Per il colore verde ho utilizzato il Vallejo 016 corrispondente al FS 34079, che ha subito una desaturazione nelle zone interne alle pannellature.

Il ventre è stato verniciato per ultimo, utilizzando l’alluminio Testors corrispondente al FS17178.

A questo punto, ho incollato il pattino di atterraggio lo stabilizzatore di coda, e ho pitturato a pennello le varie antenne con il bianco o nero Vallejo.
Quando tutto è asciugato per bene, la solita mano di vernice “Future” come base per i lavaggi e le decals.

Per i lavaggi ho utilizzato colori ad olio, precisamente, nero di marte e terra di siena.

La posa delle decals, è molto semplice, in quanto sono poche e aderiscono molto bene.

Terminata la posa delle decals, sono passato ad assemblare tutti i pezzi separati; in particolare i telai delle finestrature sulle portiere (autocostruiti ritagliando un piatto di plastica), le portiere del lato sinistro (in posizione aperta), i rotori le antenne e qualche ritocco di colore dove necessario.

 

Per i colori che ho utilizzato, questa è la tabella di corrispondenza:

COLORE

FS59b

Gunze

Vallejo

Humbrol

Testors

Mixing

Nero opaco

37038

 

057

 

 

 

Grigio mimetico 27

36118

 

048+053

 

 

60% + 40%

Verde mimetico 28

34079

 

016

 

 

 

Alluminio

17178

 

 

 

17178E

 

 

A modello finito, ho provveduto ad evidenziare leggermente i contorni delle zone soggette a usura con una matita argento, per simulare un minimo di scrostamento.

   

CONCLUSIONI

Un bel kit, facile da migliorare, non troppo lungo da costruire, considerato che ce ne sono pochi in questa scala, direi che questo Kit è tra i migliori per riprodurre questo modello.
Una nota: Il modello alla fine risulta pesante in coda, non è semplice zavorrare la parte anteriore, conviene pensarci in fase di assemblaggio della cabina.

 Per chi volesse contattarmi per informazioni può scrivere a: starflyer5@hotmail.com

Buon Lavoro

Davide Splendore